Modello di apprendimento

La formazione alle competenze esperte per la relazione d’aiuto
Nell’European Qualification Framework (sistema di riferimento per il confronto tra le qualifiche professionali), le competenze esperte vengono delineate entro tre aree:
• conoscenze teorico-metodologiche, cioè l’assimilazione del “sapere”;
• abilità cognitive e pratiche, cioè “saper fare”, saper utilizzare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi, attraverso l’applicazione di strategie e tecniche adeguate;
• capacità personali e sociali, cioè quelle capacità “trasversali” necessarie per far fronte in modo efficace alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni (che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce Life Skills). In particolare, per i professionisti della relazione d’aiuto, parliamo di capacità nell’area relazionale, il “saper stare” inteso come presenza emotiva verso se stessi e nell’esperienza con l’altro.

L’integrazione tra conoscenze, abilità e capacità personali e sociali è un processo di trasformazione che consente di esercitare le competenze esperte con un elevato livello di autonomia e responsabilità, in tutte le situazioni della vita. Si tratta del cosiddetto “saper essere professionista”:
conoscenze teoriche e metodologiche, “sapere” +
abilità tecniche, “saper fare” +
capacità personali e sociali, “saper essere”
__________________________________________
= competenza esperta, “saper essere professionista”

In questo itinerario di apprendimento, lo sviluppo delle capacità personali e sociali costituisce l’anello più delicato nella catena e il più importante. E’ l’elemento che nutre e consolida la struttura del Sè e che nella pratica operativa del futuro professionista consente di differenziare un intervento improntato alla semplice applicazione di protocolli da un intervento orientato invece allo sviluppo dei processi di trasformazione.
Si tratta di sviluppare principalmente tre aree: la capacità di narrare, la capacità di presidiare il fluire del processo dell’esperienza corporea (experiencing), la capacità di partecipare alla condivisione di senso all’interno di un gruppo.

Nella formazione erogata, tali capacità vengono sviluppate per mezzo dell’ “apprendimento esperienziale e riflessivo” realizzato attraverso l’inserimento nel gruppo di formazione, l’affiancamento a professionisti esperti e l’utilizzo di strategie e strumenti didattici diversificati. Tra questi:
• la sperimentazione in prima persona;
• l’osservazione della pratica del professionista esperto;
• la ripresa audio/video delle sessioni pratiche e successiva trascrizione;
• la riflessione metacognitiva relativa alla parte pratica;
• l’esplorazione, l’elaborazione e la comprensione delle esperienze personali emotivamente significative e delle dinamiche relazionali in ogni fase del processo di apprendimento e in particolare all’interno del gruppo di formazione.
• le lezioni teorico-metodologiche sui diversi modelli di lettura dell’esperienza;
• la redazione di resoconti delle diverse esperienze;
• la lettura dei testi di studio;
• la partecipazione ai gruppi di studio per l’ autoformazione;
• il supporto da parte dei Tutor.
Tutte le attività descritte si svolgono con la supervisione della Direzione didattica.

Il processo di apprendimento:
incompetenza inconscia → incompetenza conscia → competenza conscia → competenza inconscia
(E.Giusti)